PIAVE // PROFONDO VENETO
Dalle pendici del Monte Peralba fino al Mar Adriatico scorre il Piave, principale arteria idrica della regione. Un percorso simile al mio, pendolare tra le Dolomiti e Venezia da sempre. Si snoda attraverso il Veneto più profondo, che vive su una lunghezza d’onda completamente diversa rispetto al ritmo cittadino. Passeggiando sulle rive del Piave si è abbracciati da un placido paesaggio, quasi sempre silenzioso e solitario, immancabilmente prosciugato dalle irrigazioni dell’agroindustria, ecosistema in pericolo, storia nascosta di bunker della Grande Guerra fagocitati dall’edera e dai rovi.
In questo scenario, nella periferia agricola fuori dal tempo, con mia sorpresa ho trovato la sensazione di casa. Una sottile atmosfera di comfort e normalità, punteggiata dai crocifissi a bordo strada ed il tepore che si intuisce dietro le finestre di case che non conosco.
From the top of Mount Peralba to the Adriatic Sea flows the Piave river, the main water artery of the region. A path similar to mine, always commuting between the Dolomites and Venice. It winds through the deepest and most authentic Veneto, in the province, as a status, which lives on a completely different wavelength compared to the rhythm of the city. Walking on the banks of the Piave you are embraced by a placid landscape, silent and solitary, sadly desertified by the irrigation of agro-industry, an endangered ecosystem, a hidden history of bunkers of the WWI engulfed by ivy and brambles.
In this scenario, in the agricultural suburb out-of-time, to my own surprise I found the feeling of home. A subtle atmosphere of comfort and normality, punctuated by roadside crucifixes and the warmth that can be perceived behind the windows of houses that I don't know.